L’incapacità relativa: Status quaestionis e prospettiva antropologico-giuridica

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Héctor Franceschi F. – Pontificia Università della Santa Croce

Per poter esaminare in maniera esaustiva il tema dell’incapacità relativa, e per dare una risposta alle questioni sollevate dalla dottrina e dalla recente giurisprudenza circa la sua ammissibilità come causa di nullità del matrimonio, risulterà necessario mettere a confronto le diverse nozioni di incapacità relativa con la stessa essenza del matrimonio.

In un nostro recente commento alla giurisprudenza, al quale rimandiamo per quanto riguarda lo studio di questo argomento, dopo aver fatto l’analisi delle diverse ragioni pro e contro l’incapacità relativa, concludevamo la nostra indagine con queste parole: «La fedeltà alla norma vigente gioverebbe alla soluzione dei casi concreti. Ciononostante, siamo consapevoli che questo non è sufficiente per dare una risposta esaustiva nei confronti dell’incapacità relativa. Le argomentazioni ex lege  sono certamente utili. Anche quelle ex effectibus,  come la confusione tra validità e felicità, mettono in luce la problematicità dell’incapacità relativa. Lo stesso si potrebbe affermare per quanto abbiamo detto riguardo alla dimensione personale dell’incapacità. Pensiamo, però, che sia necessario un approfondimento sull’essenza del matrimonio e sul fondamento naturale della norma. Per determinare che cosa è la capacità per il matrimonio, è assolutamente necessario sapere qual è l’essenza del matrimonio.