Morte di Mons. Antoni Stankiewicz

1930

E’ tornato alla Casa del Padre Antoni Stankiewicz, una figura di assoluto rilievo nella canonistica successiva al Concilio Vaticano II e alla promulgazione del Codice del 1983, ben conosciuto quindi da tutti i nostri Associati, che ricorderanno anche la sua attiva partecipazione ai nostri Congressi. Dopo le prime esperienze in ambito giudiziario nella sua terra d’origine, la Polonia, a partire dal 1978 egli ha svolto instancabilmente il suo servizio come Uditore rotale, assurgendo alla carica di Decano nel 2004, sino a divenirne emerito nel 2010. In questi anni di grande fermento per gli studi canonistici, le innumerevoli sentenze redatte da Mons. Stankiewicz, integrate da una cospicua mole di contributi dottrinali, hanno costituito (e costituiscono tuttora) un imprescindibile punto di riferimento ed una guida autorevole per chiunque si è accostato al diritto matrimoniale canonico ed ha avvertito la necessità di meglio comprendere ed interpretare la rinnovata normativa, in particolare nei molteplici aspetti riguardanti il consenso matrimoniale. All’attività giudiziaria Mons. Stankiewicz ha costantemente affiancato un’intensa attività di insegnamento nelle Università Pontificie, dove ha avuto modo di fornire un ulteriore contributo allo sviluppo degli studi canonistici. Possiamo quindi affermare che con lui la Rota ha riacquistato quell’importanza, che tradizionalmente aveva acquistato nei secoli passati, quale tribunale in cui sedevano giuristi di profonda dottrina e di grande prestigio. Per chi lo ha conosciuto personalmente rimane il ricordo di un “uomo umile e pio” (come ebbe a definirlo il Papa Benedetto XVI), di una persona dal tratto affabile e modesto, che mai faceva sfoggio della sua dottrina, né mai dimenticava che il diritto non è fine a se stesso, ma è sempre in funzione dei casi umani a cui deve essere concretamente applicato.

Il Presidente
Erasmo Napolitano